Il camaleonte nero. Metamorfosi e continuità del fenomeno neofascista

➤ La marcia su Roma costituì il punto di arrivo del percorso di ascesa nell’arena pubblica del fascismo, come anche l’evento primigenio della sua ventennale dittatura.
Nella sua natura ibrida, sospesa tra truce manifestazione di forza, esibizione squadrista e confusa kermesse pubblica, si celebrava la compromissione dei poteri costituiti con l’eversione fascista, attraverso cui Mussolini esprimeva definitivamente la sua dirompente presenza sulla scena italiana.
➤ 𝗗𝗼𝗽𝗼 𝗶𝗹 𝟭𝟵𝟰𝟱, con la sconfitta storica dei fascismi, 𝗹𝗮 𝗽𝗲𝘀𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗲𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁à 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝘃𝘃𝗲𝗻𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶, 𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗴𝘂ì, 𝗳𝘂 𝗮𝘀𝘀𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹 𝗻𝗲𝗼𝗳𝗮𝘀𝗰𝗶𝘀𝗺𝗼 𝗲𝘂𝗿𝗼𝗽𝗲𝗼 𝗲𝗱 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼.
A lungo considerato come un fenomeno marginale, relegato ai limiti della vita politica, il neofascismo si è comunque caratterizzato per linee ideologiche e sub-culturali sia di continuità che di discontinuità con la tradizione mussoliniana. Nei fatti, ha attraversato tutto il Novecento, adattandosi ai mutamenti dei regimi costituzionali e, in posizione parassitaria, coltivando un proprio disegno politico.
A lungo considerato come un fenomeno marginale, relegato ai limiti della vita politica, il neofascismo si è comunque caratterizzato per linee ideologiche e sub-culturali sia di continuità che di discontinuità con la tradizione mussoliniana. Nei fatti, ha attraversato tutto il Novecento, adattandosi ai mutamenti dei regimi costituzionali e, in posizione parassitaria, coltivando un proprio disegno politico.
➤ 𝗖𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗹𝗼, in un'età caratterizzata dalle crescenti difficoltà in cui versano le democrazie sociali e liberali, ha trovato un terreno favorevole per rilanciare quei temi che da sempre lo caratterizzano, tra cui l'antipluralismo, l'ossessione monoetnica, il razzismo differenzialista, l'avversione verso gli ordinamenti democratici. .
➤ Per ragionare su questo novero di questioni 𝗘𝗹𝗶𝗮 𝗥𝗼𝘀𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗖𝗹𝗮𝘂𝗱𝗶𝗼 𝗩𝗲𝗿𝗰𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗱𝗶𝗮𝗹𝗼𝗴𝗵𝗲𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼.