L’Istituto Salvemini è una organizzazione non lucrativa di utilità sociale, con indirizzo culturale, fondata a Torino nel 1977.
Nel corso degli anni, nell’ambito dei suoi scopi statutari, ha promosso diverse attività di ricerca, studio, documentazione e divulgazione nel campo degli studi di storia contemporanea italiana e internazionale, con particolare riguardo alla storia sociale del Piemonte e dei movimenti politici e sociali italiani ed europei. Ha realizzato, anche in collaborazione con altri enti, numerosi convegni, seminari e dibattiti e ne pubblicato gli atti.
Tra le ricerche più recenti segnaliamo:
• Est Europa. Città che cambiano, culture che mutano
Il progetto, varato nel 2008, prende in esame le trasformazioni sociali e culturali in corso nei paesi dell'Europa centrale e orientale, e dell'ex Unione sovietica. All'interno di tali complessi processi storici le città hanno scandito con la loro trasformazione, natura, dimensione e qualità del mutamento. E' maturata così l'idea di elaborare un progetto che delle città consentisse di cogliere sia i segni del passato sia le tendenze di cambiamenti tuttora in atto e non sempre univoci nella loro direzione.
• Il "modello spagnolo". Identità nazionale, nazionalismi periferici e regionalismi alla prova dopo vent'anni dalla costruzione dello stato delle autonomie
Oggetto della ricerca è stata l'evoluzione dell'idea di nazione, di nazionalità e di regione nell'ultimo quarto di secolo, sul piano dei sentimenti di identità e di appartenenza, dell'immaginario e simbolico, delle autorappresentazioni collettive, pubbliche, istituzionali e culturali. Un arco di tempo nel quale si sono sviluppati e intersecati vari processi per cui l'idea tradizionale e nazionalcattolica di Spagna è stata sottoposta a un lavoro critico di verifica ed epurazione.
• Polonia tra passato e futuro. Progetto di ricerca multidisciplinare
A più di dieci anni dalla fine del regime comunista e alla vigilia dell'ingresso nell'Unione Europea, è stato predisposto, d'intesa con la Comunità Polacca di Torino e l'Associazione Culturale Zutart, un progetto di ricerca triennale che, muovendo dal recupero della storia polacca contemporanea, fornisse un quadro aggiornato della realtà odierna, politica, economica, sociale, culturale e artistica.
• La storia sociale delle donne nel Piemonte del Novecento
La ricerca si è articolata nei seguenti filoni: 1. Le donne imprenditrici. Carattere ed evoluzione dell'imprenditoria femminile in Piemonte negli ultimi cinquant'anni; 2. Le donne nelle professioni liberali nel Piemonte del Novecento; 3. Donne e politica. La presenza femminile nei partiti politici dell'Italia repubblicana. Torino, 1945-1990
• Dal sindacato socialdemocratico al sindacato dei cittadini: storia della Uil in Piemonte dal 1950 al 1993
La ricerca si è proposta di ricostruire la storia della Uil nel periodo che va dalla sua fondazione fino agli accordi sulla concertazione firmati dalle maggiori centrali sindacali e dal governo nel luglio del 1993. Data l'ampiezza temporale e la complessità dei temi trattati, si è inteso analizzare e porre l'accento soprattutto su alcune grandi questioni e su alcuni eventi particolarmente significativi, non solo nella storia della Uil ma anche in quella sindacale, economica e politica del Piemonte e dell'Italia.
• Fernando Santi. L'uomo, il sindacalista, il politico
Ricerca biografica su Fernando Santi, una delle figure più straordinarie del sindacalismo italiano del Novecento, che racchiude una ricca esperienza politica e sindacale attraverso circa un cinquantennio di storia italiana: una fase cruciale, compresa tra gli anni Dieci e gli anni Sessanta, segnata dalla crisi dello Stato liberale nel primo dopoguerra, dall'avvento e dalla parabola della dittatura fascista, dal difficile impianto della democrazia repubblicana nel secondo dopoguerra. In mezzo secolo di attività e di militanza, passato a difendere la dignità e le condizioni materiali delle classi lavoratrici e a propagandare le idee di emancipazione, di eguaglianza e di libertà del socialismo, Santi ha sempre mantenuto con grande coerenza e ferma convinzione una impostazione riformista.